UNA PAGINA DELLA NOSTRA STORIA
Scrivere un pagina della nostra storia di Guide Alpine con l’obiettivo di “far memoria” di un’esperienza umana e sportiva bormina da consegnare alla cronaca e alla storia alpinistica della zona non è facile. Quando la mente scava nel passato, il cuore viene sopraffatto da una miriade di ricordi fatti da incontri, da emozioni, da sfide, da fatiche…da tanti momenti esaltanti di luce, di avventura, di solidarietà, di gioia ma anche da tanti momenti di ombra. Resta comunque in tutti noi un “amore per la montagna” vero, profondo, sano, che non è competitività o “mestiere” ma, soprattutto, educazione e desiderio di far emergere i nostri valori umani più profondi, la disponibilità, la collaborazione, l’affiatamento, l’umiltà…
Amare la montagna significa saper leggere la sua storia, saper apprezzare i suoi colori sempre così diversi nelle varie stagioni, saper ascoltare i suoi fruscii, i suoi rumori, saper convivere con i suoi abitanti…significa rispettarla e temerla, riconoscerla “maestra di vita”, significa saper immergersi completamente in essa fino a diventarne parte integrante in una sorta di magica simbiosi.
La storia delle Guide Alpine è legata indissolubilmente all’attrazione dei cittadini per le montagne, attrazione che non sarebbe decollata senza l’indispensabile apporto dei valligiani. Questa eccezionale cordata fondata, inizialmente, su motivazioni estremamente differenti, il fascino esplorativo per gli uni e lo sbocco lavorativo per gli altri, ma finalizzata al conseguimento di obiettivi comuni, diede origine a quel movimento “dell’andar per monti” destinato a venir esportato dalle Alpi a tutti i rilievi della terra. Il “Gruppo Guide Alpine Ortles-Cevedale” venne costituito nel lontano 1954 e raggruppava tutte le guide del bormiese e valfurva. Uno dei più entusiastici promotori fu Dorio Fava, toscano d’origine che approdò a Bormio nell’immediato dopoguerra. Con umiltà si inserì nell’ambiente alpinistico locale sapendo conquistare in poco tempo l’amicizia e l’apprezzamento delle “vecchie” guide. Diventato guida a sua volta trovò negli abitanti di Bormio e Valfurva devoti e attivissimi collaboratori, galvanizzati dalla sua grande passione per la montagna e dal suo spirito manageriale in anticipo con i tempi. Oltre al grande merito di aver saputo istituzionalizzare la professione di “Guida Alpina” gli va ascritto anche il merito di aver riorganizzato il “Soccorso Alpino” secondo un modello moderno e innovativo invidiato dai vicini svizzeri e austriaci.
Ma l’arricchimento forse più bello era quello di stabilire rapporti di solida e prolungata amicizia, di confronto reciproco , di miglioramento vicendevole con i clienti.
Nel 1976 con la collaborazione dell’”Azienda di Cura Soggiorno e Turismo” si è costituito la associazione, denominata “Società delle Guide di Bormio”. Quest’anno segnò un grande cambiamento nella storia delle guide alpine. Non erano più statiche, in attesa che il cliente le chiamasse, diventarono propositive inventandosi attività differenziate, capaci di galvanizzare i clienti, di stimolare le loro fantasie, la loro voglia di evadere da un mondo spesso troppo grigio. Anche chi era solo poteva aggregarsi al gruppo eterogeneo neoformato scoprendo che oltre ad appagare il proprio desiderio di “natura”, di spazi aperti, di colori, di libertà, di sensazioni, di emozioni poteva colmare un vuoto di amicizia, ricucire uno strappo creato dalla solitudine… Venne istituito un punto di ritrovo, di riferimento nel quale il turista potesse verificare le sue richieste senza troppe perdite di tempo. Vennero preparati depliant capaci di illustrare in modo semplice ma accattivante i programmi delle ascensioni e gite guidate, capaci di suggerire stimoli e accendere fantasie.
Nel 1991 la società è stata trasformata in base alla nuova legge Regionale in:
Scuola di Alpinismo, Scialpinismo e Arrampicata “GUIDE ALPINE ORTLER – CEVEDALE”
Nel Novembre 2023 l’Associazione è stata chiusa.