Già nella seconda metà del 1800, in alta Valtellina, esperti montanari e cacciatori accompagnavano esploratori, geografi e cartografi “foresti” sulle montagne del gruppo Ortler Cevedale iniziando, più tardi, ad insegnare anche la discesa con gli sci: era l’embrione dello sviluppo turistico di Bormio e dell’Alta Valtellina.

Da questi personaggi carismatici, che hanno contribuito in modo significativo alla storia dell’alpinismo, le attuali guide alpine traggono le loro origini e la loro vocazione a promuovere la montagna non soltanto come luogo per l’esercizio fisico, ma anche come spazio per sviluppare una migliore conoscenza di sé e un più consapevole amore per la natura.